La guerra tra i soldatini di piombo D’Alema e Renzi ha il sapore della
più stopposa reazione. In fondo è reazionario l’atteggiamento di Renzi e
reazionaria la “reazione” di D’Alema. Insomma Renzi non è diverso da un certo Benito che,
cavalcando il malcontento nazionale, sfruttò l’empasse di una classe politica
congelata e morente. Renzi è un populista! Ma il populismo è sottovalutato, è
pericolosamente snobbato dalla classe dirigente. Ed è tutto tranne un fenomeno
da prendere sottogamba. Il populismo è sempre attivo, sale in groppa ai
malcontenti della maggioranza delle persone semplificando i concetti difficili,
rendendoli così fruibili a tutti, e propone soluzioni semplici, sbrigative,
facilmente condivisibili e per questi motivi brucia velocemente le tappe del
consenso. Neanche Grillo si è sottratto ad una protesta virile, fisica! Colto
da megalomania mediatica si è messo in mutande - un Trudi canuto - ed ha
attraversato lo stretto di Messina a nuoto! Ammettiamolo, non è diverso da quel
Mussolini che arava i campi, correva a cavallo e saltava nei cerchi infuocati.
Ma non pago Beppe Trudi ha voluto strafare e adesso è stato avvistato lungo le
coste delle Canarie e punta il Sudafrica urlando a squarciagola: “Magellano mi
fa una sega!” E così anche uno dei movimenti più dirompenti della storia
italiana si è trasformato in una ridicola pantomima.Renzi non è da meno, se avesse un esercito di Pupe e Secchioni
conquisterebbe il paese a furia di radici quadrate calcolate sulle chiappe di
avvenenti decelebrate. E così il sindaco di Firenze invece di imboccare la
strada più difficile si accontenta di rottamare! Renzi lavora di populismo e
scorciatoie… bara di brutto sputacchiando qua e là con la zeppola. Lungi dal
fare il vero riformista e proporsi come rinnovatore attraverso programmi e
contenuti … che fa? Promuove una razzia, un’epurazione! un Catone Nerd che
cavalca i comizi da bar nei quali spesso sentiamo dire che bisogna incendiare
tutta la classe politica, per così unire una bella pulizia generale ad una
disinfestazione a fuoco degli scranni del potere. Se Matteo Quasimodo non ha idee e proposte
reali è un problema suo; e se la sua idea pseudototalitaristica dovesse “per
assurdo” realizzarsi non farebbe altro che “sostituire” idioti con altri idioti,
solo meno vecchi! niente di più… niente di meno! E veniamo a Massimino… questo progressista che
di sinistra ha solo il lato guida. Si
definisce un combattente e annuncia guerra senza quartiere a Renzi! Solo nel
caso in cui Bersani dovesse vincere le primarie lascerà a lui la decisione di
inserirlo nelle liste delle candidature o meno. E così Bersani, che non sta nel
partito a pettinare i peli pubici delle femmine di Orango (come direbbe
Crozza), preferisce tenersi sul groppone D’Alema per la sua bella fetta di
elettori e mantenere un vantaggio sui suoi avversari alle primare del Pd. Ah D’Alema!
E pensare che da giovane questo “Damien” prodigio riusciva a terrorizzare anche
Berlinguer! In fondo un paio di cose di sinistra le ha fatte, ma le ha anche
subitaneamente smentite! Da ragazzo lanciò qualche bottiglia incendiaria… chi
non l’ha fatto? Solo che dopo si è giustificato dichiarando che era solo una partita a “Molotov
Avvelenata” con quei mattacchioni di Ordine Nuovo… era per giocare; non sapevano
come ammazzare il tempo alla fermata del bus! Alla fine degli anni novanta
poteva esserci la svolta per Massimino… il caso Abdullah Öcalan! Il giovane
governo D’Alema poteva concedere Asilo Politico al separatista Curdo… ma
niente. Stava per prendere la decisione e subito qualcuno gli ha detto: “bravo
Massimo, stai facendo qualcosa di sinistra!” Al ché D’Alema non ha retto, non c’è
la fatta! La causa Curda era troppo di sinistra e tirò i remi in barca – ora manda solo qualche cartolina nell' isola
prigione di Imrali dove Öcalan è l’unico detenuto! La sinistra proprio non
riesce a tenerla! Lo farei Console in Australia, così può guidare a destra e
rilassarsi… e stare anche un po’ fuori dalle palle!
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