Sabato
infuocato e non solo per le strade di Roma che vede nuove manifestazioni che
saranno puntualmente boicottate e sminuite dagli organi di informazione.
E’
guerra aperta anche in via dell’Umiltà. Il Pdl è oramai allo sbando e la
frattura si prospetta insanabile e radicale. Alfano dichiara che se ci
presenteranno alle primarie candidati indagati lui rinuncerà alla corsa. Un’affermazione
sensata, che cerca di affrancarsi dal passato adeguandosi al clima –
soprattutto un’affermazione che taglia le gambe a Berlusconi… che già non è alto
di suo. Il Cavaliere si sente escluso
(proprio questo Angelino voleva ottenere) e stamani annuncia la fondazione di
un nuovo partito, in pratica preferisce tentare pietosamente di ricreare il
passato piuttosto che ritirarsi – ma non c’è bisogno di sottolineare che
Berlusconi non è, non è mai stato e mai sarà Numa Pompilio!
Proto,
sino ad oggi uno sconosciuto e anonimo playmobil pidiellino… dopo esser stato
inquisito dalla procura di Milano per truffa e aggiotaggio, sfida Alfano
candidandosi comunque alle primarie- forse è un figlio illegittimo del torello
dell’olgiata! Ha la sua stessa faccia di bronzo.
Alfano
tenta quantomeno una separazione consensuale dichiarando diplomaticamente – ma con
poca convinzione - su Twitter che Berlusconi è stato ed è un perseguitato della
magistratura, intanto è riuscito a prendere le distanze dallo scomodo e
ostinato fondatore del suo partito, oramai improponibile ed anacronistico visto
il vento che tira.
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