In Verità

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mercoledì 28 novembre 2012

IL TRAGICO GIORNO DELL’ILVA




Taranto e Satte vengono colpite da una tromba d’aria: una gru cade in mare e il suo manovratore risulta ancora disperso. In tutto 38 feriti non gravi e anche nove bambini di una scuola elementare.
Danni strutturali al martoriato “stabilimento città” dell’Ilva, oramai al centro di una polemica interminabile. Il Decreto Legge Aia (Autorizzazione Integrata Ambientale), anticipa l’Ansa, dovrebbe entrare in vigore e quindi lo stabilimento potrebbe ripartire.
Oggi, sempre in merito al caso Ilva, il ministro dell’ambiente Clini riferisce in parlamento sulle conseguenze ambientali che si verificherebbero se lo stabilimento venisse chiuso e lasciato a se stesso. L’impatto ambientale sarebbe nullo, ma quello sulla salute catastrofico se una struttura così enorme venisse abbandonata senza un piano di risanamento. Per non parlare delle conseguenze sociali sulla popolazione che “vive di Ilva”: per le migliaia di operai e addetti  che resterebbero senza lavoro e di conseguenze per le loro famiglie. Il decreto Aia una volta attuato dovrebbe garantire un risanamento lento e graduale, ma efficace, per portare gli impianti a una soglia di sicurezza accettabile. In pieno accordo con il Governatore Vendola, che dovrebbe assumersi anche la responsabilità del processo di bonifica, Clini cerca di risolvere una situazione che rischiava di far fallire completamente il più grande impianto metallurgico d’Europa per una questione giudiziaria, il tipico malaffare all’italiana: manager e proprietari assolutamente incuranti dei loro beni pronti a spremerli fino all’osso per poi lasciarli marcire.
Ma la cosa più eclatante ce l’ha postata su Twitter il parlamentare Sarubbi del Pd… il ministro Clini riferisce in parlamento sull’Ilva in un’aula praticamente vuota! Uno degli scandali più imponenti, sia economici che ambientali, che il nostro paese ha vissuto e vive, viene totalmente o quasi ignorato dalla nostra classe politica, se non per riempirsene la bocca per far retorica… ricordiamo le uscite di Renzi tipicamente demagogiche sulla questione Ilva, solo accuse e farneticazioni ma nessuna proposta.
Sarubbi chiede fotografie del nostro Parlamento durante l’intervento di Clini, immagini che potrebbero far capire come e quanto la nostra classe politica sia assente, menefreghista e assolutamente distante dalla vita reale del Paese. Parlamentari che nonostante l’assenza percepiranno il loro stipendio comunque, grazie al codicillo “Mancia” fortemente voluto nel Ddl di Stabilità.







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