In Verità

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martedì 27 novembre 2012

SALLUSTI NON VUOLE FAVORITISMI



Il Salvasallusti non passa al Senato… e mentre il direttore del Giornale anela “martiricamente” il carcere, l’ordine dei giornalisti festeggia rinfrancato lo scampato pericolo. Non saranno, dunque, i giornalisti a pagare con la detenzione la loro libertà di espressione e il diritto di cronaca.
Non credo che sia un caso questa contrapposizione di stadi d’animo tra Sallusti e l’Ordine dei Giornalisti, in fondo il direttore del Giornale sta al giornalismo come  Luca Giurato sta alla sintassi; infatti pur manifestando formale solidarietà a Sallusti il giornalismo italiano cerca quantomeno di conservare quel minimo di dignità ancora non intaccata da un’editoria politicizzata in vari modi e misure, sempre invadente e tendenziosa.
Sallusti a sua volta twitta il ordine di carcerazione –che scade a mezzanotte di oggi -, scrive un editoriale diretto alla procura con toni alla Dostojevski, nel quale tiene a sottintendere che questa vergogna ricadrà sulla storia della magistratura italiana per secoli e secoli e chiede ai suoi “carnefici” una cosa veloce e indolore; tenendo infine a precisare che non vuole alcun trattamento di favore rispetto ai delinquenti comuni – neanche nei confronti “dell’ultimo dei marocchini”, così scrive -, figuriamoci una commutazione ai domiciliari con la compagna Santanché. Già considerare un trattamento di favore condividere lo stesso tetto con l’onorevole piedillina la dice lunga sulla vena sadica di Zio Tibia.
Credo che la possibilità di una convivenza forzata dei due abbia preoccupato non poco il Vaticano. Se dovesse accadere la chiesa deve rivedere tutta la sua posizione sui metodi contraccettivi, perché Sallusti e la Santanché potrebbero dar vita all’anticristo.
Insomma, tutti gli ingredienti per la ricetta “Sallusti è una vittima dell’Inquisizione giudiziaria” ci sono. Un’ottima occasione per accostare la sua immagine a quella del martirio per la libertà… grazie alla quale potrà scrivere un libro, dal libro poi realizzare un film tv dove per l’occasione verrà riesumato il grande  Klaus Kinski.  



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