Si
narra di un’enciclopedia cinese composta da milleottocento volumi ed ogni tomo
conta circa duecento pagine. Ciò comporta “ideograficamente” un’infinità di
informazioni destinate anche a contraddirsi, neanche in ordine alfabetico. I
cinesi hanno inventato internet prima di tutti, anche se a causa del congresso
del partito comunista cinese – nel quale sono annoverati alcuni degli uomini
più ricchi del monto (tutti comunisti) – la rete è stata oscurata.
Ma
in Italia, sul fronte cartaceo, si è fatto qualcosa di simile… questa Babele di
parole, decreti e norme si chiama Legge di Stabilità, dove tutto e il contrario
di tutto è stato scrupolosamente e burocraticamente redatto in una forma e in
una lingua che rasentano una ridicola indecenza.
Saltando
all’ordinamento dei governi regionali il decreto si premura di dichiarare in
tutto il comma che la forma dei vitalizi dei consiglieri è rivoluzionata e
adeguata: Per avere diritto al vitalizio bisogna maturare almeno dieci anni di
attività e raggiungere i 66 anni di età (formula tristemente riassunta nella
formula 66+10). Quindi basta con le pensioni baby, maturate a velocità
siderali. La cosa è consolante, quanto meno giusta ed equa – anche se non si
accenna alle cifre da corrispondere – e per tutta la faticosa e deprimente
lettura dell’emendamento ci si sente tranquillizzati. Ma se facciamo uno sforzo
in più e arriviamo alla fine leggiamo questa piccola postilla:
«Le disposizioni di cui alla presente lettera non si
applicano alle Regioni che abbiano abolito i vitalizi».
La preposizione sembra innocua e forse neanche Fioroni dal
carcere con intossicamento da merendine ne ha compreso la portata. In poche
parole per tutte le regioni che hanno abolito il vitalizio questa norma non
vale. Il problema è che tutte le regioni italiane hanno “abolito” il vitalizio,
quindi questa norma non vale per nessuna regione di questo furbo Paese. Ma – e c’è
sempre un ma – nell’abolire questa forma
pensionistica tutte le regioni – tranne l’Emilia Romagna – hanno previsto forme
pensionistiche in forma contributiva, cioè una pensione, non un vitalizio –
cambiando IL NOME dei fattori il risultato non cambia! Quindi tutto l’articolo
dell’emendamento è reso nullo e le cose rimarranno uguali… i consiglieri
regionali percepiranno secondo le vecchie norme – opportunamente definite
contributive – una lauta pensione con gli stessi criteri di sempre. Da questo gioco di parole gattopardesco è
doveroso ri-sottolineare il comportamento dell’Emilia Romagna che i vitalizi li
ha aboliti senza cercare formule suppletive per riproporli.
Altresì è doveroso ricordare i nomi dei due parlamentari che
hanno proposto quella piccola postilla finale che ha preso in giro tutti gli
italiani e che il governo Monti ha accettato senza remore: la parlamentare
Chiara Fioroni di Fli e l’onorevole democratico Pierangelo Ferrari. Quindi
possiamo dire soddisfatti che Fiorito appena fuori dalla galera avrà la sua
bella pensione, nonché i contributi maturati dalla detenzione e cure
dentistiche gratis; allo stesso modo il bombardiere Maruccio potrà
tranquillamente sfondarsi ai videopoker!
http://www.corriere.it/politica/12_novembre_16/vitalizi-regionali-fiorito_2fc07370-2fb4-11e2-9676-750af71025bf.shtml
http://www.corriere.it/politica/12_novembre_16/vitalizi-regionali-fiorito_2fc07370-2fb4-11e2-9676-750af71025bf.shtml
Nessun commento:
Posta un commento