Ieri
il maggiore settimanale tedesco scrive che Grillo è l’uomo più pericoloso d’Europa.
Varie sono le motivazione che l’editorialista adduce a questa tesi: Grillo è il
capo di una setta, troppo vicino a idee di sinistra estrema e abitato – questa è
bella – da puritanesimo radicale. Come ciliegina sulla torta era inevitabile un
avvicinamento del “Movimento 5 Stelle” al fascismo. In fondo – si legge – anche il
fascismo nacque come fenomeno di sinistra. Personalmente tanta ignoranza mi
sconvolge, soprattutto ignoranza storica ad uso e consumo della malizia dell’autore.
Perché due sono le molle che fanno scattare le dittature: una è appunto l’ignoranza
generalizzata e diffusa, la seconda è l’indigenza, il malcontento che si
diffonde nei periodi di crisi come questo. Insomma tutti gli ingredienti ci
sono e lo Spiegel ci sguazza. L’Italia non è mai stata simpatica alla linea
editoriale del giornale tedesco, ma il sentimento è reciproco e amo sempre ricordare
che in quanto a lungimiranza e
obiettività storico politiche il giornalismo tedesco non mai mostrato spiccate
e brillanti capacità. Al massimo direi –
come accadde per il fascismo – che non è il movimento di Grillo ad esser
pericoloso quanto piuttosto ciò che lo ha generato e il clima che gli si può
affiancare – andare alle radici delle
cose è un segno di onestà intellettuale.
Io
ricordo – ma posso sbagliarmi - proprio un partito tedesco … credo si chiamasse
“Partito nazionalsocialista DEI
LAVORATORI”, quindi di sinistra anche quello? Anche Hitler partì dal basso,
raccogliendo consenso popolare con il lassaiz-faire compiaciuto della borghesia
tedesca che lo finanziò non poco se la memoria non mi fa difetto. Ricordo anche
che Hitler prese a modello proprio il nostro – ahinoi – Mussolini, quindi
possiamo dedurre che - almeno per la proprietà transitiva - Hitler era un
socialista, di sinistra insomma? E non è forse vero che questi movimenti che
hanno distrutto l’Europa sono nati a causa dell’indigenza e dal tracollo
economico dei loro rispettivi paesi di origine? Non è forse vero che hanno
cavalcato e strumentalizzato la crisi sociale ed economica del primo dopoguerra
per affermarsi? Non è forse vero che hanno fatto leva sull’ignoranza e sulla
stanchezza di popolazioni vessate e impoverite da governi incapaci – nel caso
tedesco non si diede neanche il tempo alla Repubblica di Weimar di agire? Siamo
sicuri che Grillo sia un problema o è più onesto pensare che Grillo sia il
primogenito di una situazione già pericolosa, e che questo potrebbe portare ad
una totale “rivisitazione” dell’idea di Europa, rivisitazione che per interesse
nessuno vuole affrontare? Vogliamo anche dire che le idee del Movimento a 5
stelle mettono in crisi proprio quel sistema economico che ha reso la Germania
quello che è… e che difende con le unghie e con i denti? Un sistema che l’ha
resa padrona dell’economia di questo continente? Nonostante tutto un sistema
boccheggiante e sull’orlo del tracollo che – però - tutti difendono per
interesse? In pratica Der Spiegel soffre di amnesia ed è in piena fase di “rimozione”…
chissà perché?
Mi
domando anche perché durante il “ventennio berlusconiano” Der Spiegel si sia
limitato solo a “meritati sfottò” nei confronti dell’Italia ma non si è mai
realmente preoccupato. Forse preferiva il “Pagliaccio” al “Comico”?, il
ridicolo burattino al rivoluzionario orsacchiotto?
Essere
critici e lucidi in periodi delicati è d’obbligo, ma tentare di alimentare il
panico nel vecchio continente con tendenziose dichiarazioni e articoli che
nascondo in fondo del semplice e banale conservatorismo, della stopposa
reazione messa in opera per difendere l’economia e il primato tedesco mi pare
una cosuccia piuttosto bieca… o no?
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