In Verità

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venerdì 15 marzo 2013

DER SPIEGEL SI GUARDA LA "CASTAGNA"


Ieri il maggiore settimanale tedesco scrive che Grillo è l’uomo più pericoloso d’Europa. Varie sono le motivazione che l’editorialista adduce a questa tesi: Grillo è il capo di una setta, troppo vicino a idee di sinistra estrema e abitato – questa è bella – da puritanesimo radicale. Come ciliegina sulla torta era inevitabile un avvicinamento del  “Movimento 5 Stelle”  al fascismo. In fondo – si legge – anche il fascismo nacque come fenomeno di sinistra. Personalmente tanta ignoranza mi sconvolge, soprattutto ignoranza storica ad uso e consumo della malizia dell’autore. Perché due sono le molle che fanno scattare le dittature: una è appunto l’ignoranza generalizzata e diffusa, la seconda è l’indigenza, il malcontento che si diffonde nei periodi di crisi come questo. Insomma tutti gli ingredienti ci sono e lo Spiegel ci sguazza. L’Italia non è mai stata simpatica alla linea editoriale del giornale tedesco, ma il sentimento è reciproco e amo sempre ricordare che in quanto a  lungimiranza e obiettività storico politiche il giornalismo tedesco non mai mostrato spiccate e brillanti capacità.  Al massimo direi – come accadde per il fascismo – che non è il movimento di Grillo ad esser pericoloso quanto piuttosto ciò che lo ha generato e il clima che gli si può affiancare  – andare alle radici delle cose è un segno di onestà intellettuale.
Io ricordo – ma posso sbagliarmi - proprio un partito tedesco … credo si chiamasse  “Partito nazionalsocialista DEI LAVORATORI”, quindi di sinistra anche quello? Anche Hitler partì dal basso, raccogliendo consenso popolare con il lassaiz-faire compiaciuto della borghesia tedesca che lo finanziò non poco se la memoria non mi fa difetto. Ricordo anche che Hitler prese a modello proprio il nostro – ahinoi – Mussolini, quindi possiamo dedurre che - almeno per la proprietà transitiva - Hitler era un socialista, di sinistra insomma? E non è forse vero che questi movimenti che hanno distrutto l’Europa sono nati a causa dell’indigenza e dal tracollo economico dei loro rispettivi paesi di origine? Non è forse vero che hanno cavalcato e strumentalizzato la crisi sociale ed economica del primo dopoguerra per affermarsi? Non è forse vero che hanno fatto leva sull’ignoranza e sulla stanchezza di popolazioni vessate e impoverite da governi incapaci – nel caso tedesco non si diede neanche il tempo alla Repubblica di Weimar di agire? Siamo sicuri che Grillo sia un problema o è più onesto pensare che Grillo sia il primogenito di una situazione già pericolosa, e che questo potrebbe portare ad una totale “rivisitazione” dell’idea di Europa, rivisitazione che per interesse nessuno vuole affrontare? Vogliamo anche dire che le idee del Movimento a 5 stelle mettono in crisi proprio quel sistema economico che ha reso la Germania quello che è… e che difende con le unghie e con i denti? Un sistema che l’ha resa padrona dell’economia di questo continente? Nonostante tutto un sistema boccheggiante e sull’orlo del tracollo che – però - tutti difendono per interesse? In pratica Der Spiegel soffre di amnesia ed è in piena fase di “rimozione”… chissà perché?
Mi domando anche perché durante il “ventennio berlusconiano” Der Spiegel si sia limitato solo a “meritati sfottò” nei confronti dell’Italia ma non si è mai realmente preoccupato. Forse preferiva il “Pagliaccio” al “Comico”?, il ridicolo burattino al rivoluzionario orsacchiotto?
Essere critici e lucidi in periodi delicati è d’obbligo, ma tentare di alimentare il panico nel vecchio continente con tendenziose dichiarazioni e articoli che nascondo in fondo del semplice e banale conservatorismo, della stopposa reazione messa in opera per difendere l’economia e il primato tedesco mi pare una cosuccia piuttosto bieca… o no?

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