Scriveva Satillana che
caos è “il nome per ogni ordine che causa confusione nelle nostre menti”…
ebbene dobbiamo dire che la nostra intelligenza è fortemente messa sotto
pressione dai nostri amministratori. L’incompetenza e l’inadeguatezza non sono
prodotti made in Italy questo è certo, ma nostro peculiare talento è consistito
nel riuscire ad innalzarle a forme di governo. Non solo esse si sono insinuate
con estrema fluidità nella nostra vita pubblica sin da tempi non sospetti, ma
addirittura hanno raggiunto tale radicalità e tenacia nell’avvinghiarsi alla
loro preda senza che vi sia alcun modo “soft” per liberarla. Questa follia
istituzionale, dettata da uomini senza idee, senza particolari capacità e,
tantomeno, senza il minimo rispetto per i ruoli e i cittadini che rappresentano,
ha talmente inquinato le acque già salmastre della vita pubblica da rendere
impossibile, o quasi, ogni distinzione
tra parti politiche, diversità di vedute e tradizioni. Modo raffinato per dire
che sono tutti uguali. Una tale situazione non può, nel breve o medio periodo,
non portare a fenomeni di estremismo o radical populistici che esaspereranno ancora
di più il corpo sociale del paese. Detto in soldoni… siamo alla frutta: è
arrivato il momento di chiedere il conto ma tutti scappano nel cesso. I nostri
politici si comportano secondo costume tipico: “fin quando non si arriva al
limite facciam finta che sia tutto come sempre, fate gli gnorri, cadete dalle
nuvole, prendete le distanze da ogni responsabilità… e se non è possibile
ascriverle al vostro immediato nemico… fatele cadere addosso ai vostri
sottoposti, in fondo c’è l’imbarazzo della scelta e a questo servono!” Sulla
falsariga di questa prassi vediamo che non c’è più distinzione – ad esempio - nel
fare quadrato attorno al ministro Alfano sul caso Shalabayeva, oramai è
protetto trasversalmente. Meglio far cadere l’intera catena di comando delle
forze di polizia piuttosto che far emergere la responsabilità diretta del
Viminale. Epifani addirittura dichiara che le dimissioni di Alfano porterebbero
ad una crisi di governo ed è per questo motivo intoccabile. Sconcertante sentir
dire non che Alfano non è direttamente responsabile ma che - a prescindere dal
suo ruolo in questa vicenda - non può esser rimosso o sostituito. Per il bene
di questo governo possiamo passar sopra all’incompetenza e alle responsabilità
dirette di uno dei ministri più influenti dell’esecutivo. Niente, dunque, è più
importante del governo, della sua stabilità, anche se Angelino Alfano è
palesemente reo o di incompetenza rispetto al suo ruolo, o di connivenza con una
dittatura straniera. Angelino non può dimettersi, figuriamoci consigliarglielo,
Berlusconi è preferibile che non venga condannato nei prossimi giorni, meglio
non far innervosire questo o quel sostenitore dell’esecutivo altrimenti qui
tutto salta… insomma Letta è prigioniero di sé stesso… e la cosa gli garba pure.
In fondo Enrico è in una gabbia dorata, mossa qua e là da scossoni e scaramucce,
ma è consapevole che se dovesse fallire, i dinosauri si estingueranno con lui.
Questo non è un governo attaccato con lo sputo, tutt’altro! E’ paradossalmente
forte; tenuto in vita dall’istinto di sopravvivenza dei suoi sostenitori, e in
più… è il male minore da presentare in Europa. Nulla è più coriaceo del
desiderio di sopravvivere, nulla unisce di più il branco della minaccia di
estinzione! Perciò la parola d’ordine del Governo Letta è “Status quo”… né un
passo in avanti, né uno indietro! Congelare tutto perché non si è capaci a fare
nulla, e questo matrimonio di interesse tra Pd-Pdl peggiora il tutto, ma nel
frattempo lavorare di immagine: far sembrare qualche piccola concessione un
evento rivoluzionario, posticipare questa o quella tassa a data da destinarsi
facendo passare il tutto come un’epocale conquista, imbastire qualche ipoteca
demagogica sulla fine imminente della crisi per tener buoni i cittadini, e
perché no… abbassare il costo dell’energia di cinque euro a famiglia all’anno
mentre tutto il resto aumenta. Insomma… il film di fantascienza è pessimo, la
trama stantia e monotona e gli effetti speciali… una vera tragedia!
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