In Verità

In Verità

lunedì 30 settembre 2013

LE DEMOCRISTIANATE SOCIAL DI “LETTINO DA LAZZARETTO”


Sottotitolo: mai avrei pensato di trovarmi a difendere Grillo. Il mondo è bello perché avariato!

Ieri “Lettino da Lazzaretto”- secondo Grillo - ha volutamente mentito agli italiani con la sua  serafica e clericale sfacciataggine. Da Fazio Enrico Letta ha mostrato tutto il suo patrimonio genetico democristiano attribuendo la responsabilità della “mancata legge elettorale” ad altri. Troneggiando da un maxischermo in studio collegato da palazzo Chigi  ha dichiarato che sarebbe stato favorevole ad un ritorno al vecchio Mattarellum ma “purtroppo” si è trovato contro il Movimento Cinque Stelle di Grillo. Ma Beppe prontamente ricorda dal suo blog che il cittadino deputato – così amano farsi chiamare - Giachetti propose il ritorno alla vecchia legge elettorale ma trovò l’opposizione proprio dei partiti di governo Pd e Pdl… e la cosa cadde nel nulla.
La risposta non tarda ad arrivare e stamani da Facebook “Letta tuona contro Grillo e i suoi. Il presidente del Consiglio rimanda l’accusa al mittente dichiarando che è proprio il comico ad essere il primo sostenitore del Porcellum – infatti vuole tornare al voto con questa legge – e che la proposta di Giachetti ebbe esito sfavorevole perché incompleta, in quanto incentrata esclusivamente sulla legge elettorale senza estendersi anche alla modifica di tutto l’articolo 138 della Costituzione.
Da questo pistolotto del Presidente del Consiglio sul popolare social network possiamo dedurre due cose: innanzitutto che nonostante la crisi imminente, le minacce di dimissioni di massa del Pdl e tutti i suoi guai, Letta può permettersi di perdere tempo per sentenziare in tv, chiedere intercessioni alla comunità di Sant’Egidio e a smanettare su Facebook, cosa che ci consola non poco viste le condizioni ottimali del Paese. In seconda istanza dovremmo ricordare al nostro “Primo Ministro” che le chiacchiere e le dichiarazioni stanno a zero e quelli che contano sono i fatti. E per stabilire i fatti bastano poche domande:  
Prima domanda: In aula chi ha votato contro il ritorno del Mattarellum? Grillo e i suoi? Ecco il primo dato di fatto; conta chi ha votato non chi ora ci ricama arrampicandosi sugli specchi.
Seconda domanda: Caro Presidente Letta… anche se la proposta di Giachetti era da ritenersi incompleta, se fosse passata avrebbe comunque permesso di tornare alle urne con una legge elettorale meno scandalosa, più equa e democratica? Domanda retorica visto che rispetto al Porcellum anche tirare palline da ping pong nelle bocce di vetro rotanti dei Luna Park è più equo e democratico.
Caro Presidente Letta, non crede che siano finiti i tempi per usare sempre la stessa mediocre, confusionaria e stantia retorica? Non ne è stanco anche lei? Eh su! Persino il suo amico  Alfano vuole convertirsi al “diversamente Berlusconiano” perché proprio lei vuole raccoglierne il testimone?


Nessun commento:

Posta un commento