In Verità

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lunedì 21 ottobre 2013

RENZI VUOLE TUTTO IL CUCUZZARO!


Renzi sta pianificando nei minimi dettagli il suo futuro: “all’Immacolata il Pd, a Natale l’Italia, a San Silvestro il Mondo… e alla Befana? Inizio a smontare il Presepe!” Dopo la vittoria della Fiorentina di ieri è gasato al massimo e niente lo può fermare, tranne un’infiammazione alle corde vocali che non arriva mai! Matteo oggi ha confermato quello che dice da sempre: vuole i voti di tutti! Cercherà elettorato ovunque: tra gli astenuti, tra i pidiellini recalcitranti e i pentastellati delusi. Tutti devono avere il diritto di esprimersi, perché il partito deve dar voce a chiunque per raccogliere le speranze di tutti. “Non è uno scandalo è logica” – dichiara il sindaco di Firenze -, e per dimostrare tutta la sua buona volontà sarà lui stesso a portare le urne sigillate delle primarie in Lapponia da Babbo Natale per fare insieme lo spoglio delle schede-letterine!
Più che semplificare Renzi ama banalizzare la realtà dei fatti a suo vantaggio. Gioca furbescamente mettendo in evidenza la lunga serie di sconfitte elettorali del suo partito - la ventennale onta dell’ eterno secondo su due - per apparire agli occhi degli elettori come l’unico in grado di “invertire la tendenza”. Apre giustamente a tutti, siamo in democrazia… ci mancherebbe, ma il suo vero scopo è quello allargare il bacino di preferenze “foriere” in vista delle primarie per mettere in minoranza gli iscritti e la vecchia guardia. Operazione che credo andrà a buon fine, anche se potrebbe restar deluso dai risultati. Renzi ambisce al plebiscito e immagina che la sua retorica senza sostanza, unita al malcontento generale, siano sufficienti a convincere la maggioranza delle persone, ma sottovaluta il fatto che molti degli elettori del Pd sono “migrati” verso il movimento di Grillo proprio perché nel Pd c’era gente come Renzi, casomai meno logorroica ma comunque fatta della stessa pasta; finge altresì di ignorare che molti elettori di sinistra possano anche sopportarlo come segretario – hanno avuto la Bindi come presidente, oramai hanno vere e proprie pellicce sullo stomaco – ma non come candidato premier e per questo negargli il voto proprio in dirittura di arrivo. Matteo ha le porte spalancate per la segreteria ma la strada per Palazzo Chigi è tutta in salita, anche se nella sua stanzetta prova ossessivamente il campanellino per non far brutta figura durante il tanto agognato consiglio dei ministri.
Anche sul versante moderato le cose non sono così facili come il sindaco di Firenze immagina: non basta somigliare a Berlusconi per essere come Berlusconi – ringraziando Iddio di Silvio ce n’è uno solo!, persino se fosse da solo, chiuso in una stanza… in quella stanza ci sarebbe comunque un Berlusconi di troppo.
Innanzitutto l’elettorato di centrodestra è cresciuto per vent’anni con lo spauracchio del comunismo, e ancora oggi grida anacronisticamente al bolscevismo, poi c’è da considerare il fatto che Berlusconi è in grado di imbastire una campagna elettorale vincente anche fuori dai giochi, utilizzando a suo vantaggio proprio la carta della vittima. Mai sottovalutarlo, è un baro eccezionale! E’ capace di trasformare un due di picche in un asso sotto i nostri occhi e vincere la partita anche in videoconferenza dai servizi sociali. C’è da scommettere che a tempo debito si farà quadrato intorno alla vittima della libertà Silvio Berlusconi e assisteremo all’ennesimo e strabiliante gioco di prestigio, anche se ad uscire dal cilindro sarà il coniglio Alfano!     

Ma Renzi è un temerario, deve tentarle tutte e fa bene; c’è da chiedersi però se a Firenze lo rivoterebbero! E’ un dubbio legittimo, no? Chissà come mai nessuno glielo chiede o fa un sondaggio a riguardo. Beh perché no? I fiorentini forse sarebbero disposti anche a confermarlo… però prima dovrebbero ricordarsi che faccia ha!         

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