Sottotitolo:
mai avrei pensato di trovarmi a difendere Grillo. Il mondo è bello perché avariato!
Ieri “Lettino da
Lazzaretto”- secondo Grillo - ha volutamente mentito agli italiani con la sua serafica e clericale sfacciataggine. Da Fazio
Enrico Letta ha mostrato tutto il suo patrimonio genetico democristiano
attribuendo la responsabilità della “mancata legge elettorale” ad altri. Troneggiando
da un maxischermo in studio collegato da palazzo Chigi ha dichiarato che sarebbe stato favorevole ad
un ritorno al vecchio Mattarellum ma “purtroppo” si è trovato contro il Movimento
Cinque Stelle di Grillo. Ma Beppe prontamente ricorda dal suo blog che il
cittadino deputato – così amano farsi chiamare - Giachetti propose il ritorno alla
vecchia legge elettorale ma trovò l’opposizione proprio dei partiti di governo Pd
e Pdl… e la cosa cadde nel nulla.
La risposta non tarda ad
arrivare e stamani da Facebook “Letta tuona contro Grillo e i suoi. Il presidente
del Consiglio rimanda l’accusa al mittente dichiarando che è proprio il comico ad
essere il primo sostenitore del Porcellum – infatti vuole tornare al voto con questa
legge – e che la proposta di Giachetti ebbe esito sfavorevole perché incompleta,
in quanto incentrata esclusivamente sulla legge elettorale senza estendersi anche
alla modifica di tutto l’articolo 138 della Costituzione.
Da questo pistolotto del
Presidente del Consiglio sul popolare social network possiamo dedurre due cose:
innanzitutto che nonostante la crisi imminente, le minacce di dimissioni di massa
del Pdl e tutti i suoi guai, Letta può permettersi di perdere tempo per sentenziare
in tv, chiedere intercessioni alla comunità di Sant’Egidio e a smanettare su Facebook,
cosa che ci consola non poco viste le condizioni ottimali del Paese. In seconda
istanza dovremmo ricordare al nostro “Primo Ministro” che le chiacchiere e le dichiarazioni
stanno a zero e quelli che contano sono i fatti. E per stabilire i fatti bastano
poche domande:
Prima domanda: In aula chi
ha votato contro il ritorno del Mattarellum? Grillo e i suoi? Ecco il primo dato
di fatto; conta chi ha votato non chi ora ci ricama arrampicandosi sugli specchi.
Seconda domanda: Caro Presidente
Letta… anche se la proposta di Giachetti era da ritenersi incompleta, se fosse passata
avrebbe comunque permesso di tornare alle urne con una legge elettorale meno scandalosa,
più equa e democratica? Domanda retorica visto che rispetto al Porcellum anche tirare
palline da ping pong nelle bocce di vetro rotanti dei Luna Park è più equo e democratico.
Caro Presidente Letta, non
crede che siano finiti i tempi per usare sempre la stessa mediocre, confusionaria
e stantia retorica? Non ne è stanco anche lei? Eh su! Persino il suo amico Alfano vuole convertirsi al “diversamente Berlusconiano”
perché proprio lei vuole raccoglierne il testimone?