In Verità

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sabato 31 maggio 2014

Chi dice che Silvio Berlusconi ha perso


In politica vige, in forma del tutto originale, uno dei più noti postulati euclidei, come per un punto passano infinite rette così tra le terga del vincitore passano infinite lingue. continua a leggere su Postik

venerdì 30 maggio 2014

Grillo-Farage "siamo la coppia più bella del mondo"


A quanto pare Beppe Grillo si è messo in testa di regalare anche i restanti 5,8 milioni di voti rimastigli a Renzi .... continua a leggere su Postik

martedì 27 maggio 2014

La nuova stagione politica istruzioni per la fuga


Sostantivo generico, teso a sorreggere un’azione, che va ovviamente declinato in tre accezioni distinte: la prima forza era capeggiata da uno che è sfuggito, e tutt’ora sfugge, alla giustizia, la seconda da un altro che ha fatto sega all’asilo e la terza da uno che sembra scappato da un ospedale psichiatrico.... continua a leggere su Postik

Plebiscito per Renzi vince il nuovo che è "avanzato"


[...] Ora il comico recita un ridicolo mea culpa sul web, ma a conti fatti ha lavorato di fino e alacremente per stabilizzare questo nuovo mostro tutto made in Italy. Grillo è stato il collante perfetto, l’elemento esterno che ha favorito la coagulazione e il consolidamento di questo nuovo potentato politico.... continua a leggere su Postik

venerdì 23 maggio 2014

Caro Renzi una Pregunta, eviteresti di nominare Berlinguer?


La sinistra in anni e anni di sfacelo ne ha ingoiate e fatte ingoiare tante, ma proprio tante: dal “Berlusconi grande statista” di D’Alema alla scalata dell’ala neodemocristiana alla segreteria del partito ne è passata di acqua piena di sozzerie sotto i ponti ma durante il comizio a Piazza del Popolo di Renzi si è raggiunta una nuova e inaspettata vetta, anche se possiamo star certi che non saremo mai delusi dal peggio ... continua a leggere su Postik

mercoledì 21 maggio 2014

In limine labyrinti, l'eternità è un gatto bianco


Misurare lo stupore, chimera della commensura, claustrale economia del piacere e di notte un gatto bianco si dissolve al di là di una ringhiera. “Il Labirinto” è incomprensibile e Bataille di certo avrà pensato, come nota a margine della sua prosa, alle leggere e consolatorie catene dell’eternità del prigioniero Blanqui:“Ogni astro, qualunque astro esiste un numero infinito di volte nel tempo e nello spazio, non in una soltanto delle sue forme, ma così com’è in ognuno dei momenti della sua esistenza, dalla nascita alla morte. E tutti gli esseri sparsi sulla sua superficie, grandi e piccoli, vivi o inanimati, condividono il privilegio di questa perennità. La terra è uno degli astri. Ogni essere umano è dunque eterno, in ognuno dei momenti della sua esistenza. Quello che io ho scritto in questo momento nella mia cella, l’ho scritto e lo scriverò per l’eternità, sullo stesso tavolo, con la stessa penna, vestito degli stessi abiti, in circostanze uguali. Tutte queste terre sprofondano, una dopo l’ altra, nelle fiamme che le rinnovano, per rinascere e sprofondare ancora, scorrimento monotono di una clessidra che si gira e si svuota eternamente da sola.”
In “Limine Labyrinti”, sul filo roccioso e sottile dell’esistere, è un “privilegio” persino lo “scorrimento monotono” della sabbia di una clessidra, anche il frantumarsi e il precipitare nel vuoto dell’imbrecciato dei nostri passi. Auguste risolve ogni labirinto riproponendolo all’infinito ma, allo stesso tempo, lasciandolo tale: preferisce ripercorrerne in modo indefinito ognuno , “sprofondare” e annientarsi nell’eternità di ogni suo gesto vissuto, veder fallire ogni sua azione e pensiero in una cella… e così diverrà monotona e infinita la scoperta di ogni “nuova terra”, tradita dalla noia eterna ogni originalità, intuita ab aeternum ogni intuizione, drammatica ogni gioia, insensata ogni logica, logico ogni incubo, creazione ogni distruzione e distruttiva ogni creazione. Nell’eternità degli astri il labirinto è di specchi - dilatato da un tempo ciclico - e ci disorienta ad ogni riflesso ripetuto come nell’irrisolvibile vertigine di coscienze delle coscienze di Dunne. Ma anche la tragica intuizione di un cosmo che si ripete e si riproporrà all’infinito resta solo una parvenza, un’illusione di conoscenza: perché nella sua prigione Blanqui avrà sempre la stessa intuizione: ciò che ha pensato lo penserà di nuovo- come lo avrà già pensato indefinite volte-, ciò che ha scritto avendo addosso gli stessi abiti lo scriverà e riscriverà ancora con la stessa penna, sullo stesso foglio. Anche il suo elevarsi al sopra di ogni pensiero sarà un “già accaduto che accade e sempre accadrà”, nessun “privilegio” nell’eterno sentirsi privilegiati da questa “perennità”, nessuna consolazione nell’aver preso dimora in questa eternità. In nome della libertà Blanqui ha finito per recludere il tempo nello spazio e lo spazio nel tempo: nei suoi trentatré anni complessivi di carcere l'Enfermé si è consolato condannando senza appello l’universo ad un ritorno eterno, e non ad un “eterno ritorno”. Nessuna eresia salvifica come poteva essere quella di Origene, né – tantomeno - una Stoica consapevolezza imbarazzata dalla morte. Il ritorno eterno di Auguste Banqui non permette inganni, elusioni o sotterfugi, perché nella ripetizione eterna dell’identico anche questi si saranno già realizzati, si realizzano e si realizzeranno ancora, così come per Bataille è il percorrere l’incommensurabile e inquietante labirinto dell’esistenza: perché ogni inganno, ogni elusione o sotterfugio diverrebbero parti integranti del labirinto, nuovi luoghi da percorrere, nuovi e inaspettati percorsi da affrontare. E intanto il gatto bianco è rispuntato fuori dall’inferriata, nessuno saprà mai cosa ha fatto o scoperto in questo morso “inutile” di tempo. 

sito di origine:Aphorism

Grillo versus Vespa ma vince sempre il populismo

Una delle grandi maledizioni dei media contemporanei – e anche una della sua più efficaci strategie d’azione – consiste nella semplificazione.... continua a leggere su Postik 

venerdì 16 maggio 2014

Una cura di Fosforo per Scajola

Metti un catastrofico crollo in borsa che ci rimanda rovinosamente al 2000, un  crollo che sa tanto  di recessione ma che viene volutamente minimizzato dai grandi media per non pregiudicare il voto alle europee, aggiungi un ex presidente del consiglio pregiudicato che millanta di avere l’Alzheimer..... continua a leggere su Postik 

mercoledì 14 maggio 2014

Caro Partito Democratico io non gioco più


In ottemperanza alle vigenti leggi sulla “par condicio” – norma che sarebbe totalmente inutile se il caso mi avesse provvidenzialmente permesso di vivere in un paese vero – gradirei esprimere in tempi utili la mia oramai irrecuperabile delusione verso un partito postribolo... continua a leggere su Postik

mercoledì 7 maggio 2014

Tutti pazzi per Genny a Carogna


Ma Genny a’Carogn è così, non è altro da sé e né può esser altro da ciò che è per evidenti limiti antropologici – se escludiamo ovviamente le notti di luna piena ... continua a leggere su postik

martedì 6 maggio 2014

Papi della Patria e Compagnia bella


basta solo avere un po’ di pazienza e tutt’an botto ci ritroveremo a dedicare strade e piazze al primo “Papi della patria” della storia dell’umanità! .... continua a leggere su Postik

domenica 4 maggio 2014

Mediazione A'Carogn: Trattativa Stadio Mafia

Il padrone della fossa è lui, il solo e l’unico… il monolitico e distinto Genny a’carogn! Non facciamoci ingannare dal nome, il nostro non è la fidanzata di Forrest Gump! ... continua a leggere su Postik