In Verità

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venerdì 29 gennaio 2016

Altro che censura per Rohani! Quella è arte!


Certo, l’operazione avanguardista ha le sue pecche; infatti – per forza di cose - si è stati costretti a una tridimensionalità che ci complica un po’ la vita, ma non si poteva fare altrimenti: purtroppo gli artisti classici (poveracci!) le statue le facevano così. Non è colpa loro, cerchiamo di capire che quei “primitivi” rappresentavano il vecchio, l’antico. Mica erano evoluti come noi? “Loro” erano limitati. Siamo quindi comprensivi e teniamoci la “parallelepipedetà” come imprecisa metafora della bidimensionalità del nostro contemporaneo. Maledetto e volgare senso dello spazio che ci costringe a rammentare di botto che siamo nel mondo! Continua a leggere su Mel@cotogna

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