In Verità

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venerdì 29 aprile 2016

Salvini Chiama Trump. Rispondi Trump!


Alla fine dell’incontro un Salvini finalmente pago ha dichiarato: “Trump è come me! Col ciufolo caro Salvini! Tu non sei come Trump. Per essere come Trump non basta essere razzista, antisemita, ignorante e perverso, la fai troppo facile.Innanzi tutto per essere un vero membro del neofascismo contemporaneo devi essere biondo. Fa specie, caro Salvini, che proprio tu fai finta di non notare che tutti gli uomini che ammiri, Trump, Johnson e la Le Pen, sono biondi. Tu, invece, caro mio, sembri un narcos che ha appena attraversato il Nicaragua nel motore di bus di minatori. Eh su, inzia ad essere un po’ obiettivo. Fai i conti con la realtà. Continua a leggere su UltimaVoce

Assaggi da L'AppaRenzi Inganna a Maggio in Libreria



Un libro "collettivo" (30 autori!!) curato da Pietro Vanessi e realizzato con 30 autori di satira italiani, edito dalle Edizioni Cento Autori e disponibile da fine maggio in libreria. ACCATTATEVILL......
Eccone un piccolo estratto 
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Berlusconi ha ancora tempo per candidare il cardinal Bertone

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Ora la frigida gatta morta del centro destra è Alfio Marchini! Affettato e languido piacione  sostenuto “nientepopodimenoche” da Francesco Storace, infido e losco dietrologo che – con le fattezze di un bulldog idrofobo – spinge i bottoni del potere spalmato in canottiera su una poltrona vibrante mentre accarezza un esemplare unico di pantegana domestica del lungotevere.
Questa piroetta nella sceneggiatura  ha creato non pochi problemi a Marchini, il quale aveva già tappezzato la capitale di manifesti con su scritto: liberi dai partiti.
E ora? Come la mette nome la nuova prima donna del centro-destra? State Sereni, nessun problema!
Marchini ha tosto replicato: chi è libero dai partiti è talmente libero, ma talmente libero,  che può decidere, in piena libertà, di accettare “liberamente” l’appoggio dei partiti. Dopo tale sforzo linguistico a Marchini è cominciata anche a pulsare la palpebra destra. Ci sono voluti ben 12 trentatré trentini entrarono a Trento, tutti e trentatré trotterellando  e 26 Tre tigri contro Tre tigri, per fargli riacquistare nuovamente il parziale controllo del lobo parietale. Continua a leggere su Postik 

Pietro Vanessi sito



mercoledì 27 aprile 2016

Di che colore saranno mai le toghe dei giudici che ce l'hanno con Renzi?

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Solo qualche giorno fa il presidente del Consiglio - che ha convertito il suo incarico in un bonus millemiglia per spassarsela in giro per il pianeta sparando qualche minchiata qua e là a spese dei contribuenti – aveva dichiarato in aula che i giudici dovevano calmarsi e porre un freno a quella che ha definito una “barbarie giustizialista”,neanche il tempo di maturare la boiata e ti che succede? I giudici non ti vanno a indagare il presidente del Pd in Campania Stefano Graziano? E per associazione mafiosa per giunta?
Queste toghe - ancora “incolore”- proprio non lo hanno ascoltato, anzi … stanno rivoltando il suo partito come un calzino.  continua a leggere su Postik 

Patto per la Campania. Promesse come se piovesse


Gianpaolo D'Elia

Ci sono, amiche e amici miei, amori che deflagrano all'improvviso, impetuosi e irresistibili, destinati però a bruciare altrettanto rapidamente. Ci sono invece passioni che sembrano impossibili, anticipate – magari – da una reciproca indifferenza se non, addirittura, da odio e risentimento manifestati in modo esplicito. Queste ultime, che voi ci crediate o no, alla lunga sono anche quelle più durature, quelle che danno miglior prova di sé. Tra l'enfant prodige della politica italiana – l'innovatore, il rottamatore smascherato – e il vecchio esponente del PC - potentissimo sindaco di Salerno per almeno un ventennio – si è instaurato un rapporto, un sodalizio, al quale solo qualche anno fa sarebbe stato impossibile pensare. Continua a leggere su Postik

lunedì 25 aprile 2016

25 aprile di liberazione. La storia di Dima al-Wawi, 12 anni, detenuta per 75 giorni


25 aprile di liberazione. La storia di Dima al-Wawi, 12 anni, detenuta per 75 giorni

di Maria Rosaria Greco

Femminile palestinese vuole celebrare questo 25 APRILE 2016 con una liberazione simbolica: si chiama DIMA AL-WAWI, ha solo 12 anni, oggi è stata rilasciata dopo 75 giorni di detenzione in una prigione israeliana. Il motivo? Quale motivazione potrà mai giustificare questa gravissima violazione dei diritti umani e dell'infanzia? Unica nazione al mondo, secondo l'UNICEF, Israele applica leggi militari secondo le quali può imprigionare minori palestinesi considerati sospetti, anche se hanno 12 anni. Al contrario, ai coloni israeliani in Cisgiordania, viene applicato il diritto civile di Tel Aviv che non consente la detenzione per nessun minore sotto i 14 anni.
"Sono felice di essere fuori. La prigione è brutta" ha dichiarato oggi Dima "Durante la mia permanenza in prigione ho sentito la mancanza dei miei compagni di classe, dei miei amici e della famiglia". Una bambina che avrebbe il diritto di continuare la sua vita di bambina, Dima è la più giovane palestinese mai imprigionata. Arrestata a nord di Hebron il 9 febbraio scorso, mentre tornava da scuola, perché secondo i soldati israeliani nascondeva un coltello nello zaino. Alcuni testimoni raccontano una versione diversa: la ragazza sarebbe stata aggredita e portata via perché stava camminando vicino a un insediamento illegale. Dima viene condannata a quattro mesi e mezzo di carcere e al pagamento di una multa di 8000 shekels, viene ripetutamente sottoposta a duri interrogatori, senza la presenza di un rappresentante legale o un adulto della famiglia.
Sono circa 440 i minori palestinesi nelle carceri israeliane, secondo Defence for Children International - Palestine (DCI). Più di 100 di questi bambini sono tra i 12 e i 15 anni. Il Comitato dei Detenuti Palestinesi e l’Associazione dei Prigionieri Palestinesi, nel rapporto congiunto pubblicato il 17 aprile scorso, dichiarano che sono 7.000 in tutto i prigionieri palestinesi. Dal 1° ottobre 2015, l’esercito israeliano ha arrestato almeno 4800 palestinesi tra cui 1400 bambini, la maggior parte dei quali provenienti da Hebron e Gerusalemme.
Dima oggi è stata liberata anticipatamente anche grazie alla campagna di sensibilizzazione lanciata dal suo avvocato e dalla sua famiglia. Ma rimarrà in lei un segno indelebile, come dovrebbe essere anche per tutti noi. Un'altra infanzia spezzata, una storia di occupazione come tante, una storia femminile palestinese invisibile agli occhi del mondo. Per questo, 25 aprile per noi è resistenza e liberazione da queste occupazioni. Resistenza è oggi come ieri contro ogni fascismo, in Italia come in Palestina e in tutto il mondo. Finché permetteremo crimini contro l'umanità, violazioni di diritti umani e civili come questi non possiamo sentirci liberi. Ci stringiamo a Dima, alla sua famiglia e al suo popolo che resistono.
Ai primi giornalisti che la volevano intervistare dopo la sua scarcerazione, Dima, che all'inizio era silenziosa, stringendosi alla madre, ha dichiarato "Non ho avuto paura e mi auguro che vengano liberati tutti i prigionieri". Ha solo 12 anni.

Maria Rosaria Greco 



La rassegna “femminile palestinese”, a cura di Maria Rosaria Greco, quest’anno arriva alla terza edizione e affronta il tema del contemporaneo: “l’occupazione oggi” è il sottotitolo del 2016 e vuole analizzare qual è il quadro attuale della Palestina.  

sabato 23 aprile 2016

Michaeal Bennet docet: mai farsi fottere dai sentimenti ... Sarà!


di Gianpaolo D'Elia 
Non si tratta di uno sfogo personale, ma semplicemente del titolo dell'ultimo libro di Michael Bennett, autorevole psichiatra americano con oltre 40 anni di esperienza clinica. Oddio, non che il titolo ci stupisca più di tanto, anzi … Già altre volte ci siamo lasciati intrigare da titoli anche più accattivanti: “Messaggio per un'aquila che si crede un pollo”, “Come smettere di farsi le pippe mentali e godersi la vita” … insomma, tutto sommato, nulla di straordinariamente nuovo... Continua a leggere su Postik

venerdì 22 aprile 2016

Dopo il mare ai petrolieri ora l'acqua ai privati. Non fa una piega

La commissione Ambiente è stata furba, molto furba: il bene da tutelare in sé resta, l’acqua pubblica nessuna la tocca, ma con la soppressione dell’ art.6  le “infrastrutture” possono essere private. Non potendo toccare l’acqua hanno preferito avvinghiarsi sui rubinetti.

Facciamo un esempio anatomico: il sangue che ci scorre nelle vene è nostro, solo nostro e per sempre nostro, ma il controllo delle vene e delle arterie è di Dracula (il riferimento a Sallusti è puramente letterario). Continua a leggere su UltimaVoce

Ricordando Gabriel Garcia Marquez


di Maria Teresa Schiavino

Marquez ha portato alla luce, con Cent'anni di Solitudine, la potenza dell'infanzia come luogo in cui le storie prendono vita, sedimentano, si trasformano in mito: egli stesso ha raccontato di non aver fatto altro che rielaborare i racconti che aveva ascoltato da bambino.  E ha regalato l'idea che la storia personale di ognuno sia profonda e insondabile, diversa a ogni racconto, ma tanto più necessaria da raccontare. Continua a leggere su Postik

giovedì 21 aprile 2016

Uscire di Cotenna tra un Ciaone e Comunione e Liberazione

www.unavignettadipv.it

Va detto che nella ilare e colorita comunità politica italiana non esiste un vero e proprio scemo del villaggio, diciamo che “in pieno spirito democratico” si fa trasversalmente a turno; ma ogni tanto qualcuno spicca più degli altri e questa settimana vari talenti si sono “infelicemente” messi in bella mostra. continua a leggere su Postik 

mercoledì 20 aprile 2016

Non siamo mica Charlie Hebdo?

La Vignetta di Vauro che ha scatenato la polemica

di Marco Terribili
I social, si sa, danno voce a chi prima non ne aveva e così in molti hanno sentito l’impellente bisogno di commentare direttamente la vignetta, ritenuta “fuori luogo”, “irrispettosa” e perfino “squallida”. Poi la situazione degenera e la fitta sassaiola dell’ingiuria si abbatte sul vignettista toscano: «Questa non è satira, questo è essere un uomo di merda» tuona David su Facebook; si unisce Annalisa che elegantemente profetizza «Quando toccherà a te», riferendosi direttamente a Vauro, «le mosche cadranno in depressione.....sei la loro merda preferita».  Continua a leggere su Postik

C'era un Paese

www.amedeopetrocchi.weebly.com

C’era una volta un Paese Favola in nero di Sabrina Maio foto di Amedeo Petrocchi
“Prestavano l'udito alle tracce di vita che arrivavano, sospinte dal vento, dai televisori urlanti nelle case.”     Leggi il racconto e guarda la galleria foto su Postik

lunedì 18 aprile 2016

Gente senza "Quorum"!

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Renzi è stato capace di alimentare e giustificare la già colpevole indifferenza del paese senza alcun reale argomento. Non ci ha detto niente, non ha avuto bisogno di dire niente. Non ha motivato realmente l’astensione. Come per le sue riforme slogan non ci ha dato veri numeri né reali motivazioni economiche o sociali. Niente di niente. E nonostante tutto lo abbiamo assecondato. Continua a leggere su Postik

venerdì 15 aprile 2016

Caro Renzi a quando il taglio del nastro del Gottardo?

Quindi non esiste argomento su cui non profferisca sentenza, si badi … sentenza, non opinione, perché al soggetto in questione non gli basta dire la sua, l’onnisciente a tarallucci e vino non si accontenta, egli deve dire la verità. Ne consegue che dal Big Bang all’apocalisse non c’è antro dello scibile che gli sia nascosto. Nulla è un mistero per lui, e se – per assurdo – qualcosa dovesse sfuggirgli, nessun problema … la cagata la inventa. Certo gli può capitare di dire che Socrate e Cristo avevano fatto le elementari insieme o che la finale di Waterloo fu persa per un errore arbitrale, o che l’Italia è impegnata nella conclusione del tunnel del Gottardo che è tutto in Svizzera. continua a leggere su UltimaVoce

Scava scava, trivella e trivella che sbuca fuori anche Napolitano

www.marioairaghi-neurodeficiente.blogspot.it


Se dovessimo ascoltare le parole di Napolitano - e siamo liberi di farlo - poi non ci dobbiamo lamentare in giro e piagnucolare ai quattro venti che i politici fanno quello vogliono e i cittadini non contano più nulla; perché, per una volta che ci  è concesso lo strumento per dire la nostra, abbiamo preferito astenerci. La coda tra le gambe è un diffusissimo stile di vita, una posizione triste ma netta, e se si sceglie “liberamente” di stringere le chiappe mica si può sempre dare la colpa agli altri? Continua a leggere su POstik

giovedì 14 aprile 2016

Verità per Giulio vi prego, prima che girino una fiction

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Tempo un anno e su un canale in chiaro nazionale sarà pronto “Il Caso Regeni, una vita per la libertà”, fiction in due puntate sulla misteriosa morte del ricercatore. Sicuramente ci infileranno Raul Bova nei panni di “Ultimo in Egitto”: coraggioso e strafico 007 italiano alla ricerca della verità, mentre i poliziotti egiziani – tutti olivastri, carogne e butterati – tenteranno in tutti i modi di mettergli i bastoni tra le ruote.  Continua a leggere su Postik 

mercoledì 13 aprile 2016

Panama Papers. Negare, Negare sempre

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di Marco Terribili 
I nomi che circolano sono indubbiamente altisonanti: sceicchi, calciatori, capi di stato, vip appartenenti al mondo dello spettacolo. Molti di loro sono in imbarazzo per questo scandalo, alcuni addirittura nei guai. È questo il caso di Sigmundur D. Gunnlaugsson, ormai Ex Primo Ministro Islandese. O il premier britannico Cameron, costretto a dare spiegazioni alla Camera dei Comuni del motivo per cui suo padre figurava nei papers. Un altro papà ingombrante è quello di Lionel Messi, Jorge, che fece firmare al figlio (un po’ sprovveduto) il documento con cui i due delegavano allo studio Mossack-Fonseca alcuni compiti per conto della loro società, la Mega Star Entreprises Inc, anch’essa ovviamente con sede a Panama. 

martedì 12 aprile 2016

Non dovremmo essere l'Italia per meritare la verità

di Piero Sanzo 
Vista la nostra storia non ci conviene stupirci che ogni giorno ci raccontino una nuova fiaba stile Mille e una Notte. Un giorno è stato rapito, l’altro derubato, arriveranno a dirci che sono stati gli alieni. 
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Visita il Blog di Piero Sanzo Paroleaffumicate

sabato 9 aprile 2016

Ricordare quel 6 aprile del 2009. L'Aquila e l'Abruzzo vogliono rinascere


di Marco Terribili
L’Aquila ha ricordato, con una silenziosa e commossa fiaccolata, le 309 vittime di un sisma che, ha lasciato una cicatrice indelebile sulla città e su molti comuni circostanti.
I media nazionali non hanno avuto la stessa premura degli aquilani ed il ricordo di quella terribile notte è passato in sordina, subissato dalle notizie relative ai Panama Papers e al caso petrolio, che ha coinvolto il governo negli ultimi giorni. Continua a leggere su Postik

venerdì 8 aprile 2016

Una tormentata storia d'amore. Federica e Gianluca in Tempa Rossa. Sedotti e Trivellati

Ma a Donna Federica questo non importa, lei è innamorata. L’innocente fanciulla - tanto arrivista, rampante e cinica negli affari di famiglia quanto ingenua e credulona nei sentimenti - ha perso la testa per quel giovanotto bello come pianta grassa in una busta della spesa. Continua a leggere su UltimaVoce

giovedì 7 aprile 2016

Lezioni di Mafia di Salvo Riina a Porta a Porta


Facile indignarsi sui social e pubblicamente e poi continuare ad esser conniventi tutti i giorni con quel malcostume dilagante che è stato da sempre terreno fertile per le mafie.

Vespa, rispetto a tutto il resto del paese, è addirittura più limpido e specchiato: se, come diceva giustamente Peppino Impastato, la mafia è una montagna di merda, va da sé che oggi come oggi Vespa può tranquillamente permettersi di fare la mediatica – ma remunerativa - cagata di invitare Riina Jr. Continua a leggere su Postik  

mercoledì 6 aprile 2016

Qualche ragione in più per votare il 17 aprile

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Tralasciando per un attimo le legittime e  sacrosante rivendicazioni ambientaliste vorrei qui elencare alcune motivazioni per andare a farsi un giro alle urne questo 17 aprile. Tali motivazioni, tengo a sottolineare, sono dettate dalle mere e tristi circostanze in cui versiamo, circostanze spuntate fuori ultimamente, quelle che hanno coinvolto la nostra politica in loschi intrallazzi con le compagnie petrolifere. Continua a leggere su Postik

lunedì 4 aprile 2016

Eugenio Sclafari e quel Giolitti di Renzi


Non è un caso, infatti, che in soccorso di questa torma di pietosi incapaci corra, dalle pagine di Repubblica, un vero e proprio ragazzino: Eugenio Scalfari, il quale, dopo la conversione di Pansa al revisionismo , è l’esempio più fulgido di “incendiario divenuto - per millantata saggezza andata a male – capo dei pompieri.

Nel suo sermone di oggi il vecchio di Repubblica paragona Renzi addirittura a Giolitti. Continua a leggere su Postik 

domenica 3 aprile 2016

Verità per Giulio, ma adesso arriva la bella stagione

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di Gianpaolo D'Elia 
A questo punto diciamolo allora: il caso non lo vogliamo proprio chiudere! E diciamolo tutta! Insomma tanto casino per uno studente, un dottorando idealista affetto da “vagabondismo” acuto.
 E già ... in Egitto doveva andare! Dico io: tu vuoi studiare? - Che poi, parliamoci chiaro, é pure un'attività inutile - e studia, chi ti dice il contrario. No, il giovanotto doveva andare all'estero. E mica in una nazione occidentale  ... Noooooo: in Egitto doveva andare! 

venerdì 1 aprile 2016

Federica Guidi e Gianluca Gemelli, storia d'amore e di idrocarburi


Ma dico io, invece di parlare a telefono non potevano mandarsi pizzini nei Baci Perugina? “Gianluca, amore mio, a scriver è la tua bella. La felicità è stare al governo, basta un’ oliata  e puoi cominciar a fare la punta  alla trivella. Tua Federica”.  Continua a leggere su UltimaVoce