In Verità

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mercoledì 1 giugno 2016

Facile puntare il dito contro l'indifferenza degli altri


di Marco Terribili 
Oggi però la parola d’ordine è una sola: indifferenza. Ma l’indifferenza sa indubbiamente presentarsi sotto varie forme. E se è indifferenza quella del passante, che potevo essere io o tu che stai leggendo, che continua sulla sua strada, lo è anche quella di chi addita, come complici dell’ assassino, tutti i passanti che non si sono (o non si sarebbero) fermati.

Non è forse indifferenza quella di chi scarica il barile delle istituzioni nei 3 milioni di bicchieri degli abitanti di una Capitale allo sbando? Non è forse indifferenza quella di chi fa affidamento sulle segnalazioni dei cittadini alla Polizia, mentre taglia i fondi alla pubblica sicurezza? E non è indifferenza quella di chi non cerca di fermare una piaga cruenta come il femminicidio alla  radice, andando nelle scuole, nelle piazze, sui social network, a dire alle ragazzine che se il fidanzatino le picchia (anche solo una volta) non è un passionale, uno degli ultimi romantici, uno troppo innamorato ma è semplicemente uno stronzo? Continua a leggere su Postik

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