In Verità

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lunedì 30 maggio 2016

Il partigiano Ferruccio Manini e il repubblichino Giorgio Albertazzi



di Maria Rosaria Greco 
"Io Albertazzi in camicia nera l'ho visto bene – racconta” Giancarlo Bartolucci, segretario della scuola media IV Novembre di Arezzo, in un'intervista a La Repubblica il 28 luglio 1989 – “nel 1944 avevo tredici anni. La mia famiglia si era rifugiata nella zona di Sestino. Quel giorno ero in paese, insieme a mio zio Umberto che è morto due anni fa. Vidi passare un ragazzo in mezzo a un gruppetto di fascisti. Aveva la camicia aperta, i capelli rasati. Dietro il gruppo c'era il sottotenente Albertazzi in camicia nera e stivali. Mi nascosi mentre entravano nel cimitero, dopo poco uscì don Pasquale Renzi e attraverso il cancello vidi tutta la scena. L'unico che era vestito da ufficiale si mise al comando del plotone d' esecuzione.
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domenica 29 maggio 2016

Il Sacchettino


Si baciano quei due

non hanno visto che è volato il sacchetto
al vento, loro non fanno caso

e il capotreno, sta fischiando ... [...]

sabato 28 maggio 2016

Ecco un'altra settimana da dimenticare!

Giorgio Albertazzi, fonte RagusaNews

Di Gianpaolo D'Elia  
E così anche il leone del teatro italiano Giorgio Albertazzi ci ha lasciato. “Il grande Albertazzi, il grande e irreprensibile Albertazzi. Non sapevo facesse anche teatro”.  
Chi non ricorda la famosa battuta di Aldo Baglio in “Chiedimi se sono felice”?Ammettiamolo Aldo ci ha preso in pieno: noi siamo veramente così. Scommetto che oggi -e per un bel quarto d’ora buono – siamo stati tutti fan sfegatati del grande attore passato a miglior vita. Anche le spalle dei giganti cominciano a mancare … anche se noi le abbiamo usate più per nasconderci dietro che per salirci sopra. Continua a leggere su Postik

venerdì 27 maggio 2016

Protogenesi del D'Anna!


Vincenzo D’Anna – oltre ad essere, purtroppo, Vincenzo D’Anna- ha solo un altro grande difetto: è permaloso e sanguigno, a Napoli si direbbe che è “Cull’rus”! Insomma non pensa prima di parlare. Oddio pensare … non usiamo parole grosse … vista l’assenza del pollice opponibile è probabile che il suo pensiero si riduca a pochi elementi base: teng famm, teng set, vogl sold, Chell e bon, Verdin m’vo ben, vutamm a Renz, si tu nun vot a Renz t’abbruc a cas!
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Qualcuno sa che fine ha fatto Piccola Katy?


Monologo di Maria Teresa Schiavino
Particolarmente indicato per chi era molto giovane alla fine degli anni ’60 e si è trovato all’improvviso in un mondo di canzoni e canzonette, di musica e storie, di sogni e desideri. Questi personaggi, presto dimenticati, sono rimasti a lungo a vagare in un’interzona della memoria prima di riaffacciarsi alla coscienza come elementi di un unico racconto. Per chi non li conoscesse, è consigliabile l’ascolto dei brani prima della lettura. 

Da leggere o recitare con le seguenti musiche:

Piccola Katy (I Pooh, 1968)

Signore, io sono Irish (New Trolls, 1968)

Lady Barbara (Renato dei Profeti, 1970)

Lady Laura (Roberto Carlos, 1979)

Uomo di pezza (Le Orme, 1972)

Yeeeh! (Mal dei Primiteves, 1967)

Emozioni (Lucio Battisti, 1970)

Un mondo d’amore (Gianni Morandi, 1967)

Il campo delle fragile (I Camaleonti, 1974)

(Per la scena d’amore dell’ultima pagina, il 45 giri nel mangiadischi Geloso è A wither shade of pale dei Procol Harum 1967, ma va bene anche la versione italiana Senza luce dei Dik Dik)

Torna Girone in Italia .... Ora parte il circo mediatico!

www.tauraggini.blogspot.it

di Gianpaolo D'Elia 
Addenzion. Il presente post contiene “larussate” e dichiarazioni in esperanto culatello-sassone renziano. Tenere fuori dalla portata di bambini, dai partigiani dell'Anpi – ne hanno viste già troppe – e dagli  individui dotati di senso critico. Non sbeffeggiare con cura. continua a leggere su Postik

giovedì 26 maggio 2016

La Raccolta differenziata, questa sconosciuta


www.lelecorvi.com

di Mauro Rubino
La gestione dei rifiuti è una delle tematiche ambientali più discusse a causa dei rischi ambientali e, soprattutto, delle ingenti quantità di denaro in gioco. Sorvolando sulla pratica di gestione più intelligente, ma più difficilmente realizzabile(NON PRODURLI!), esistono in pratica 3 diversi metodi di trattamento dei rifiuti: la discarica, l'incenerimento e il riciclo. 

mercoledì 25 maggio 2016

La Francia è in rivolta. Ma va? e Chi te lo ha detto?

www.unavignettadipv.it

Dunque facciamo un breve sunto della cosiddetta “situazione sotto controllo”: dopo innumerevoli proteste e manifestazioni rivelatesi inutili, il dieci maggio scorso il governo francese impone la riforma del lavoro con una procedura forzata che esclude il parlamento, un’ azione  espressamente ideata per i casi di emergenza nazionale, quindi una norma d’eccezione. A quel punto i camionisti, particolarmente toccati dalla riforma, si allineano con gli indignati de Place de République e bloccano le arterie del paese con scioperi serrati dei trasporti. Continua a leggere su Postik

martedì 24 maggio 2016

Maria Elena nega l'evidenza. Chi mi ricorda?

www.carlohebdo.it

di Gianpaolo D'Elia 
Nè a lei né al Presidente del Consiglio Renzi, altro paladino del fare. A proposito, strano destino quello del nostro capo del governo, sempre pronto ad intervenire per trarre d'impaccio la sua Ministra per le Riforme Costituzionali. Adesso ci mancava anche la diatriba con l'Anpi: “ i partigiani veri, quelli che hanno combattuto, voteranno sì”. Continua a leggere su Postik

domenica 22 maggio 2016

Ecco cosa ti sei perso questa settimana


Da Antinori alla sparatoria alla Casa Bianca, cosa ti sei perso negli ultimi 7 giorni

 di Marco Terribili 
·         Nella notte tra Mercoledì e Giovedì, il volo della compagnia egiziana EgyptAir, partito da Parigi alla volta de Il Cairo, si è inabissato a largo delle isole greche Kassos e Karpatos. A bordo 66 persone, quasi tutte egiziane e francesi.
Alle 2,30 circa che il sistema di controllo aveva mandato, alla torre di controllo, la segnalazione della presenza di fumo in cabina.  continua a leggere su Postik 

sabato 21 maggio 2016

Civitanova Marche è arrivata prima

www.marioairaghi-neurodeficiente.blogspot.it

Di Gianpaolo D'Elia
Che grande popolo che siamo! Magari a volte ci lasciamo un po' andare e non sempre riusciamo a tenere viva la tensione adeguata, ma … nei momenti giusti, quando la situazione lo richiede … siamo pronti alla pugna! Quanto tempo è trascorso dalla notizia della morte di Marco Pannella? Un giorno e mezzo? Due? Ed il sito di Repubblica – che sta appunto trasmettendo in diretta da piazza Navona i funerali di Pannella – ha appena annunciato che quello di Civitanova Marche è stato il primo comune d'Italia (battendo sul tempo centinaia di potenziali concorrenti) ad intitolare una piazza a Marco Pannella.  continua a leggere su Postik

venerdì 20 maggio 2016

Quelli che sono Pannelliani postumi

Pannella visto da Andrea Pazienza

Inizialmente, sui social,  gli incerti aggiornamenti su Pannella hanno prodotto  persino isteriche gaffe: qualcuno su Facebook – evidentemente scosso dall’esasperazione – ha scritto: Basta! Annuncio che è morto un’altra volta Don Gallo. Tanto sono uguali! Tra tutte queste dipartite bufala ci si confonde. Capita! Oramai il gigante radicale non ce la faceva più … ma chissà contro chi o cosa avrebbe combattuto oggi. Continua a leggere su UltimaVoce

Pronto Raffaella? No è #MatteoRisponde

Andrea Federico Cecchin, In Bici Con Renzi


di Gianpaolo D'Elia

Schiva agilmente le domande scomode e si sofferma, prosaicamente, su quelle più interessanti. Un esempio? Non disdegna di parlare di Fiorentina, perché purtroppo, dopo un inizio al fulmicotone (sic) si è un po' persa per strada; a chi gli chiede se sulla pasta al pesto ci va il parmigiano, risponde serafico che a lui piace, ma si può anche non mettere, perché gli italiani sono liberi di fare ciò che  vogliono (quale commovente senso della democrazia!

giovedì 19 maggio 2016

Il Promo dei Promo per il Libro L'AppaRenzi Inganna. Il Renzi Twist!




Piccola clip PROMO sul nuovo libro in uscita "L'AppaRENZI Inganna" edito dalle edizioni Cento Autori e disponibile da fine maggio nelle librerie.

Pietro Vanessi per il suo L’ApparRENZI inganna – tomo di ben 224 pagine, edito da Edizioni Cento Autori – ha coinvolto un nutrito drappello di suoi colleghi artisti della matita, dando vita, ci spiega, «ad un progetto interessante e innovativo, che prende di mira in maniera del tutto emotiva (niente dati, cifre o analisi razionali), l’operato di questi due anni di Governo Renzi».

Ben 30 gli autori coinvolti:
Franco Bianco
Franco Cappelletti (Kappa)
Lido Contemori
Milko Dalla Battista
Dario Di Simone (Darix)
Fulvio Fontana
Filippo Frago
Claudio Fois
Franco Giordano
Luca Garonzi
Roberto Grassilli
Carlo Gubitosa
Marengo_Renzi-6Giulio Laurenzi
Paolo Marengo
Roberto Mangosi
Lucilla Masini
Beppe Mora
Vincenzo Nizza
Passepartout
Nico Pillinini
Franco Portinari (Portos)
Augusto Rasori
Giuliano Rossetti
Marco Scalia
Giorgio Sommacal
Franco Stivali
Stefano Tartarotti
Stefano Trucco (Kurt)
Pierfrancesco Uva
Pietro Vanessi (PV)

Le Folgoranti conversioni dei comunisti. Da Rifondazione a CL



di Marco Terribili 
Un mese fa il Corriere della Sera riportava un’intervista a Fausto Bertinotti, in cui l’ex leader di Rifondazione Comunista squarciava il velo sul suo avvicinamento al Cattolicesimo ma, soprattutto, sulla sua adesione a Comunione e Liberazione (per i nemici CL).
Forse per un malsano senso di negare l’unicità delle eccezioni, il mio pensiero è andato subito a Giovanni Lindo Ferretti (tu quoque Giovanni Lindo…). Il fondatore dei CCCP – Fedeli alla linea, qualche anno fece ritorno alla “Casa del Padre”, ossia una chiesina di Cerreto Alpi, paese dell’Appennino reggiano da cui Ferretti scende solo per dare sostegno a partiti lontani anni luce dal punk filo-sovietico a cui ci aveva abituati anni fa: l’appoggio alla Lega Nord, le esternazioni contro gli immigrati, i comizi anti-aborto con Giuliano Ferrara (altra persona che ha una relazione alquanto complicata, sia con Dio che con Marx), fino ad arrivare ai selfie con la Meloni e l’immancabile partecipazione all’annuale Meeting CL di Rimini. Continua a leggere su Postik

Angelino vuole varare le "Chiatte di Concentramento

www.unavignettadipv.it

Caro Angelino … puoi chiamarli Hotspot quanto ti pare ma i Lager sono sempre Lager, anche se sono “vista mare”. Prega solo che questo abominio non si realizzi mai, altrimenti verrai ricordato nei libri di storia come il padre delle Chiatte di Concentramento. Continua a Leggere su Postik

martedì 17 maggio 2016

Patty e Wessam

foto di Sabrina Maio

Sono un Corano ed una Bibbia , poggiati su un leggio a destra dell’uscio, a dare il benvenuto nella loro dimora. E’ emblematica  quest’accoglienza. Racconta tutto della loro vita di oggi. La vita di Wessam e Patty è l’esempio di una completa e perfetta integrazione. 
di Sabrina Maio

sabato 14 maggio 2016

Un'altra settimana di notizie che avremmo preferito non ricevere




Secondo appuntamento con COSA TI SEI PERSO! 7 giorni di notizie che non avremmo voluto ricevere: 8-14 maggio 2016. La rubrica di 
di Marco Terribili 

·   [...]  Passa alla Camera il testo sulle unioni civili. Renzi commenta “l'Italia fa un passo in avanti”. I Cattolici accusano il colpo e, disorientati, aprono alle donne diacono, primo grado dell'ordine sacro.

·         Il Senato di Brasilia approva l’Impeachment per Dilma Roussef. La Presidente è accusata di aver portato avanti manovre fiscali poco limpide, ma soprattutto per aver nominato ministro l’ex Presidente Lula, garantendogli così l’immunità necessaria per (non) affrontare le accuse di riciclaggio a suo carico.

venerdì 13 maggio 2016

Unioni Civili una conquista. Come San Marino!

www.infumetto.blogspot.it

Insomma per riuscire ad ottenere una legge sacrosanta è successo di tutto e di più: guerre tra conservatori cattofascistoidi e pseudo progressisti arresi ai ricatti di gente come Verdini e Alfano, lanci indiscriminati di Adinolfi su folle di famiglie arcobaleno durante le manifestazioni per i diritti dei gay, cucine tossiche vendute dalla Cuccarini agli omosessuali,   per poi fare cosa? Per copiare praticamente di sana pianta una norma già prevista da un piccolissimo stato autonomo all’interno del nostro?  leggi la notizia su Mel@Cotogna

giovedì 12 maggio 2016

Se i poeti perdono. Ibrahim Nasrallah ospite il 20 maggio a Salerno della rassegna Femminile Palestinese


Ibrahim Nasrallah è uno dei massimi poeti palestinesi. Il prossimo 20 maggio a Salerno è ospite della rassegna FEMMINILE PALESTINESE. Insieme a lui sono presenti Simone Sibilio, docente di letteratura araba alla Ca’ Foscari di Venezia, e l’attore Omar Suleiman che leggerà alcune sue poesie.
di Maria Rosaria Greco

Ibrahim Nasrallah è uno dei massimi poeti palestinesi, ha vinto numerosi premi letterari, tra i quali il prestigioso “Sultan  Aways” per la poesia nel 1997. È anche romanziere, oltre che insegnante, giornalista, critico cinematografico, pittore, fotografo.
Le sue opere si diffondono in Occidente dove vengono tradotte in diverse lingue. Ha pubblicato moltissimo: romanzi, libri per bambini, saggi e, ovviamente, molte raccolte di poesie. In italiano sono stati tradotti due suoi romanzi , “Febbre” (Edizioni Lavoro 2001, trad. Capezzone), “Dentro la notte. Diario palestinese” (Ilisso 2004, trad. Dahmash) e una raccolta di poesie “Versi” (Edizioni Q 2009, trad. Dahmash).
Nasce nel 1954, 6 anni dopo la Nakba, nel campo profughi di Wihdat in Giordania, figlio di genitori palestinesi originari di un villaggio vicino Gerusalemme che hanno dovuto lasciare dopo il 1948. La sua infanzia nel campo profughi e l’esperienza della diaspora sono un marchio indelebile nella sua vita e nelle sue opere. Crescendo trova conforto nella conoscenza della cultura internazionale, inizia a leggere e studiare da solo, attraverso la letteratura infatti riesce a volare oltre ogni confine e conosce il mondo.
Conosce perfettamente anche i nostri autori: Dante, Manzoni, Pirandello, Montale, Calvino. Tutta la cultura, la letteratura araba e occidentale, rappresentano per lui una rinascita, un grembo materno che lo accoglie, lo nutre e gli dona una nuova vita, una dimensione umana che era stata sottratta, a lui e al suo popolo.
La terza edizione della rassegna “femminile palestinese” ha come sottotitolo “l’occupazione oggi” perché il focus quest’anno è analizzare qual è la situazione della Palestina oggi, dopo 68 anni di occupazione. Ed è proprio il tema dell’occupazione, del colonialismo, che è presente nelle opere di Nasrallah come un filo conduttore di una nostalgia struggente che solo nella poesia trova riparo. “Se perdono i poeti, non vince il mondo” scrive in una sua poesia. Per lui l’occupazione, ovunque si trovi nel mondo, è la massima espressione di razzismo perché impedisce a un popolo la propria autodeterminazione, appropriandosi della vita delle persone, decidendone il destino. Chi vive sotto occupazione viene privato dei propri sogni, della propria libertà, delle forme più semplici di vita.
È una scrittura altissima quella di Ibrahim Nasrallah che intercetta le emozioni che sgorgano dagli oggetti, dalle storie, dai personaggi per raccontare la pulizia etnica e la diaspora dei palestinesi, ma anche per tutelare i diritti violati delle categorie più esposte. In “Balcony of disgrace” (balcone del disonore) affronta il tema del delitto d’onore, descrivendone la crudeltà e lo scenario di degrado sociale. Le vittime di questo crimine sono donne innocenti private ​​dei loro diritti. Nasrallah analizza la condizione della donna araba, in particolare nelle classi sociali più povere e, attraverso i personaggi del romanzo, rivisita il significato di concetti dominanti come onore, virtù, purezza, virilità. È attraverso la letteratura che lo scrittore stimola il cambiamento. Nasrallah scrive questo romanzo dopo aver letto un rapporto delle Nazioni Unite nel 2009 che definiva il numero dei delitti d’onore: ogni anno in tutto il mondo circa 5000 donne sono vittime di questo crimine.
Altro tema molto caro a Nasrallah sono i giovani e in particolare il diritto all’infanzia serena che troppi bambini palestinesi e arabi vedono quotidianamente calpestato. Lui, cresciuto in un campo profughi, sa molto bene cosa significa essere ragazzi di strada, senza opportunità di crescita culturale, continuamente umiliati e privati di qualsiasi speranza o sogno dall’esercito israeliano.
Nel 2014 ha partecipa al progetto Climb of Hope (La Scalata della Speranza) promosso dal Pcrf (Fondo di soccorso ai bambini palestinesi – Palestine Children’s Relief Fund), che prevede la scalata del monte Kilimanjaro da parte di Yasmin e Mutassem, due adolescenti palestinesi accompagnati da un gruppo di volontari. I due ragazzi hanno una sola gamba: lei, Yasmin, viene investita a tre anni da un veicolo dell’esercito israeliano di fronte a casa sua, a Ramallah, lui, Mutassem, di Gaza, gli viene amputato l’arto a seguito di un bombardamento israeliano. Il progetto vuole attirare l’attenzione del mondo sui tanti giovani arabi morti o divenuti disabili, per ferite conseguenti a bombardamenti o alla “normale” occupazione militare. Climb of Hope ha lo scopo di raccogliere fondi per garantire loro cure mediche, per trattarne i traumi psicologici e per sostenere il loro futuro in vari modi, offrendo una speranza, un’opportunità. Ibrahim Nasrallah definisce questi ragazzi senza gambe “i figli della vita, i figli di un popolo che da un secolo combatte per la libertà e questo popolo non sarà mai sconfitto”.
La poesia e la letteratura secondo Ibrahim Nasrallah sono fondamentali per raccontare queste storie a tutto il mondo. La cultura palestinese è la patria in cui rifugiarsi, il luogo in cui nutrirsi e rigenerarsi, come un vangelo, un corano, un libro sacro che codifica e scandisce i ritmi di una dimensione umana, laica e appassionata, tutt’ora negata a un popolo che invece non perde la speranza, ancorato alla vita e alla propria identità. Il ruolo dell’intellettuale secondo Nasrallah è quello di guidare, sostenere. Il poeta non può perdere. «In quella città bella e lontana, nel cortile ricoperto d’erba, ogni cosa cantava, la gente danzava. Disse: “va dalla puledra, invitala a ballare”. Ero timido. Se i poeti perdono non vince il mondo».
 Per informazioni:
Maria Rosaria Greco Curatrice della rassegna “Femminile palestinese”
Fonte Articolo NenaNews

Cilento: Bosco e José Garcia Ortega

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di Maria Teresa Schiavino
Bosco è un piccolo paese nel cuore del Cilento. Ci si arriva per la strada che dal Mingardo si arrampica verso Lentiscosa, San Giovanni a Piro e poi ridiscende al mare di Scario. Una strada solitaria e affascinante, dove sembra di tornare indietro nel tempo. Il paesaggio è sovrastato dal monte Bulgheria, un tempo rifugio di monaci basiliani, e costituito di piani – verdeggianti in primavera, aridi e gialli in estate -  a strapiombo sul mare. I campi sono coltivati da contadini invisibili; ogni tanto si incontrano campanili, chiese, i resti di un’antica badia. 
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mercoledì 11 maggio 2016

Sogno onesto


Poesia di Sandra Ballardini

Magniloquente notte.

Esaltante vanagloria
nello sfarzo a sbafo della mente
appoggio vago, eppur sicuro
per orchestre sontuose, senza quinte

senza nascondimenti. [...] Continua a leggere la Poesia su POstik

Sandra Ballardini

martedì 10 maggio 2016

La Boschi fa Specchio Riflesso a Casapound


I più acculturati ritengono che la Boschi abbia applicato a modo suo l’aristotelico sillogismo di prima figura, denominato dagli scolastici “Barbara”: la versione originale recita così:
 (Premessa I): Tutti gli esseri umani sono mortali.
 (Premessa II): Socrate è un essere umano.
 (Conclusione): Socrate è mortale.
La triste versione della Boschi invece è:
( premessa della cippa): Casapound vota no al referendum.
 (Manifestazione di ignoranza): Socrate è morto?

 (Cazzata finale): Chi vota no al referendum è di Casapound. 

lunedì 9 maggio 2016

Viva Sadiq Khan sindaco di Londra! Tanto mica è successo qua?

www.unavignettapv.it



Troppo facile è dichiarare ai quattro venti sui social che Londra è avanti coi tempi rispetto a tutti. E se fosse il contrario? E se non fosse Londra ad esser proiettata nel futuro ma tutto il resto a stagnare nel passato? Continua a leggere su Postik
Vignetta di Pietro Vanessi PV

domenica 8 maggio 2016

Ecco cosa ci siamo persi in questa settimana



Se questa settimana sei stato con la testa tra le nuvole, non preoccuparti. Ci pensa Postik: “Non sai cosa ti sei perso!” La rubrica che ti riassume le notizie della settimana che non avresti, comunque, voluto ricevere. Leggi cosa "Cosa ti sei perso su Postik


A cura di Marco Terribili

venerdì 6 maggio 2016

Scusi cameriere ... mi sa dire com'è fatta la pizza Camorra?

L’immagine di copertina per questo articolo non è recente ma risale addirittura al 2011,  quando  un’inchiesta il superpoliziotto Vittorio Pisano rivelò quanto la camorra fosse inserita in “onesti” e riciclatori esercizi commerciali, in special modo bar, ristoranti e pizzerie.

Insomma le pizzerie non erano altro che remunerative “lavatrici di denaro sporco”. Le ricchissime famiglie della criminalità devono pur ripulire le ingenti somme di denaro guadagnate con estorsioni e traffici illeciti di ogni genere, no? Il denaro sporco non lo vuole nessuno e non serve a niente.  Continua a leggere su UltimaVoce

giovedì 5 maggio 2016

Benigni è orientato per il No e intanto condannano e arrestano dei Futuri Senatori


Intanto si stanno definendo i fronti: Napolitano si butta a pesce sul Sì e dichiara che se vincerà il No non solo per le riforme è finita, ma l’Italia sprofonderà nel mediterraneo e tutti sopravvissuti verranno fermati al Brennero e dirottati in Turchia.
Renzi, nel frattempo non ha ancora scelto una sede centrale per coordinare i comitati per il Sì, ma San Vittore e Regina Coeli restano saldamente in pole position. 

Ma nessun problema! A rimpinguare i sostenitori del No “forse” arriva Roberto Benigni che, dalla Normale di Pisa, dichiara: "Al referendum costituzionale? Sarei tentato di votare no, proprio per proteggere la nostra meravigliosa Costituzione". Continua a leggere su Postik