In Verità

In Verità

sabato 31 dicembre 2016

E' tutta colpa del 2016!

Altan

Quante dipartite eccellenti e nessuna eccellente dipartita, quanti lutti vipposi e pop, quanto dolore altrui da condividere che può “utilatiristicamente” diventare anche un po’ nostro, ma sia ben chiaro … giusto quel poco da strapparci un popolare coccodrilletto fatto in casa pronto a esser subissato da likes nei nostri profili. Su, a conti fatti conviene, no? Ci mostriamo caritatevoli e sensibili, la gente partecipa e il lutto collettivo si “esorcizza” spalmandosi ben benino fino a dileguarsi nell’infinità del web … ma alla fine continuiamo le nostre vite! Una pacchia! E’ tutto grasso che cola!

domenica 25 dicembre 2016

Stellina di Natale, in Tazzina



Masaccio, Madonna del solletico ( Madonna Casini ) 1426. Galleria degli Uffizi, 

e tutta la gioia
di una magica tazzina
sotto l’albero

nel tepor della cucina.
Sandra Ballardini Leggi la Poesia su Postik.
Buon Natale 

Difficile dire Pace oggi


Nulla si archivia senza le dovute considerazioni … neanche il 2016.  Cosa si può dire di “positivo”  di questo scorcio finale di un anno “complicato”? Ebbene nei tanti auguri ricevuti di “buon Natale a te e in famiglia,” nessuno ha avuto il barbaro coraggio di nominare la pace. La mancanza di questo “tipico” augurio natalizio può sembrare avvilente  (e in fondo lo è )  ma a ben vedere indica una profonda  -anche se non del tutto consapevole-  intuizione collettiva: la pace non c’è, e nominarla appare quantomeno fuori luogo. Casomai “benaugurante”,  ma sempre fuori luogo. Continua a leggere su Mel@Cotogna

domenica 18 dicembre 2016

Perfino

Gian Lorenzo Bernini, Apollo e Dafne, Galleria Borghese 1622


Sandra Ballardini

[...]Quanta bellezza tra me e te
felice e infelice, tra me e te
ancora fin lì
che vorrò ignorare, e solo per salvarmi.[...]


sabato 17 dicembre 2016

Sei schiavo o padrone?


Oggi non vedo “giornate mondiali di qualcosa”! Questo vuoto deve esser riempito. Non possiamo lasciare una voragine nei calendari! Quindi di mia iniziativa dedico questa data al “lato oscuro” dello schiavo d’amore. E che lo “Sforzo sia con voi”.
Avete presente quelle relazioni composte da un sottomesso e un padrone? Non siamo ipocriti, certo che le conoscete … visto che la stragrande maggioranza dei rapporti si innervano su questo modello. Ovviamente non parlo di giochi “estremi” a due (ma anche a tre, quattro … e così via!), no!, non avventuriamoci nel perverso (mica siamo tutti consiglieri regionali della Polverini?), io intendo proprio un metodo “relazionale” tanto diffuso quanto infruttuoso, cioè quello “non paritario”, radicato sulla predominanza di uno dei due componenti. Continua a leggere su Mel@cotogna

giovedì 15 dicembre 2016

L'Italicum blinda Gentiloni e Verdini "pigliatutto

www.unavignettadipv.it ©Pietro Vanessi

Tutto costituzionale, tutto legittimo, tutto è andato come doveva andare. La prassi non fa una piega. Ci tengo a precisare che sono informato sull’articolo 92 della nostra carta fondamentale.
Ora però - se mi è permesso - gradirei io citare la nostra amatissima Carta Fondamentale per mettere in evidenza che, surrettiziamente, Renzi e compagnucci di finocchiona, facendo approvare la legge elettorale prima della riforma costituzionale, hanno agito incostituzionalmente, contravvenendo per la precisione all’articolo 57. Infatti, nel momento in cui l’Italicum è stato approvato, il Senato era “ancora” un organo “elettivo” su base regionale. L’Italicum - all’epoca - era quindi “cronologicamente” incostituzionale. 

lunedì 12 dicembre 2016

Ma che Gentiloni! Con quel faccione da renziano per bene

www.unavignettadipv.it ©Pietro Vanessi

Fossi in Gentiloni chiamerei Alfano da parte e gli direi: “Caro Angelino, manteniamo un profilo basso. Se vuoi ti do’ il ministero dello sport con delega alle pari opportunità tra Stato e Mafia ma, viste tutte le figure di merda che hai fatto, ridarti il Viminale sarebbe come nominare Razzi all’Università e alla Ricerca.” Intano gira voce che Alfano punterebbe addirittura agli Esteri; ma questo lo possiamo anche capire: qua tutti si sono fatti le vacanze a spese dello stato tranne lui? E’ una vergogna! Poi una capatina in Kazakistan la deve fare per forza, già solo per ritirare il premio “acchiappa la  Shalabayeva”.

sabato 10 dicembre 2016

Provinciale emarginazione emarginato provincialismo

fonte foto ilsussidiario.net

Il nostro Paese è frammentato da sempre; sia per ragioni storiche che per radicalizzazioni meramente alimentate dal pregiudizio. L’altro da noi, col quale siamo spesso gomito a gomito, è già segnato da una immotivata quanto ereditata “diversità”. Qui non parlo di razzismo, né dell’altro come straniero, ma proprio del nostro vicino.
Passo ad un esempio pratico. Basta fare un giro nelle miriadi di realtà degli hinterland delle nostre città e ne possiamo vedere e ascoltare di tutti i colori. Spesso tra atomici paesini delimitati da una strada si crede di appartenere a realtà totalmente diverse, e, al di là di quella via c’è sempre concentrato il peggio del peggio.
Per non parlare delle realtà polverizzate negli anni 60’ dall’abuso edilizio. Queste zone, ho in mente ad esempio le zone Vesuviane o quelle dell’Agro che conosco meglio, negli anni si sono sempre più ferocemente unite grazie al cemento fino a rendere quasi impossibile riconoscerne i confini; eppure, nella memoria dei loro abitanti, resta incrollabile una differenziazione netta e quasi sempre vicendevolmente denigratoria. Un comune confina da un altro casomai solo grazie alla parete del palazzo di fronte, ma dietro a quel mostro a 9 piani – innalzato casomai dalla stesso costruttore che ha edificato il “nostro” di mostro – c’è l’assolutamente altro, e, quasi sempre, questo altro concentra in sé tutto “il male”! Continua a leggere su Mel@Cotogna

giovedì 8 dicembre 2016

Vai Matteo ... vai! E non voltarti indietro

Pietro Vanessi PV&Valentina Vita ©Pietro Vanessi
Nessuno capisce il suo impegno, il suoi enormi sacrifici; ma vi rendete conto cosa ha fatto in questi tre anni? Mentre Padonan e Napolitano gestivano tutto quello doveva andare in giro a far finta di parlare inglese, doveva tuonare dalla direzione del Pd contro il buon senso e la democrazia, fare ogni sei mesi il richiamo per l’antirabbica a De Luca. No, dopo tanta fatica ora è giusto che la creatura si diverta.
Vai Matteo, vai … non ti preoccupare per noi! In un modo e nell’altro ce la caveremo. Non ti preoccupare. Vai Matteo, vai! E, ti prego, non voltarti indietro. Non farlo altrimenti sarà dura!   Continua a leggere su Postik

mercoledì 7 dicembre 2016

Meglio un giorno da "congelato"


www.marioairaghi-neurodeficiente.blogspot.it

Renzi è stato congelato da Mattarella, che è un po’ come dire che un Fior di fragola ha messo in freezer un Calippo, ma era prevedibile. Il presidente della Repubblica - credo sbrinato per l’occasione - ha pensato di bene di ricordare al Matteon nazional populista andato a male che aveva delle responsabilità istituzionali da assolvere prima di prender l’offeso congedo. 

lunedì 5 dicembre 2016

Ciao Fidel, però mi ricordi Il Che


Nel mio sogno tornava a Cuba Ernesto Che Guevara. Non era morto assassinato in Bolivia, i suoi resti non erano in un mausoleo a Santa Clara. Era tornato e non era invecchiato di un giorno. Non provavo stupore nel vederlo scendere dalla scaletta di un aereo, era lì …. e per me era normalissimo.
Continua a leggere su Mel@Cotogna

venerdì 2 dicembre 2016

Cari, Fottutissimi, indecisi, almeno non siate fessi!

www.unavgnettadipv.it  ©Pietro Vanessi

In queste ore è il potere ad essere alla vostra mercé e non ricapiterà presto, dunque senza alcuna vergogna - se non per voi stessi - andate negli uffici del clientelismo in massa: bussate alle porte delle Regioni, delle “inesistenti” province, andate tronfi dal vostro sindaco o consigliere comunale di riferimento e con venduta forza barattate il vostro voto. E se proprio volete andare a “botta sicura”, andate dal boss di turno – fatevi furbi -, baciate la mano, anche da dietro le sbarre, e vendete a caro prezzo la vostra già sporca dignità. Non ve ne pentirete! Non vi costerà niente. Si  è fatto sempre così … non volete mica spezzare la disastrosa tradizione della nostra latifondista patria? 
Più saprete contrattare e più otterrete, più avanzerete strategici dubbi e perniciose incertezze e più sarete in grado di strappare “favori”.